a cura di Ilaria Mariotti
presentazione pubblica: 18.07.2024
Accanto di Eugenia Vanni
presentazione dell’opera realizzata nell’ambito del progetto vincitore del PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e dialoghi attorno all’opera
Sarà presentata al pubblico il giorno 18 luglio alle ore 16:30, presso il Centro di Attività Espressive Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno, l’opera di Eugenia Vanni Accanto, che entrerà a far parte delle collezioni permanenti del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Villa Pacchiani. Nella stessa giornata si terrà un simposio dedicato alla grafica d’arte con particolare attenzione al valore della matrice come luogo di produzione di immagini.
Accanto è un progetto del Comune di Santa Croce sull’Arno, a cura di Ilaria Mariotti, vincitore del PAC2022-2023 – Piano per l’arte contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il progetto gode della collaborazione di Crédit Agricole Italia.
Eugenia Vanni, artista che nella sua ricerca affronta le questioni legate allo spazio pittorico e il vuoto come strumento di conoscenza del mondo, per questa occasione ha prodotto un’opera ricca e varia nei temi, nei riferimenti culturali e nelle riflessioni sulle tecniche artistiche, anche di antica tradizione, impiegate nella realizzazione di un’opera coltissima e composita.
A partire dall’opera si svilupperà il dialogo, introdotto dai saluti istituzionali, tra Silvia Bellotti (curatrice Fondazione Il Bisonte, Firenze), Elio Grazioli (storico e critico d’arte) , Ilaria Mariotti (Direttrice Centro di Attività Espressive Villa Pacchiani), Annalisa Pezzo (storica dell’arte e bibliotecaria) e l’artista Eugenia Vanni.
Si potrà seguire la presentazione anche attraverso il link:
https://meet.google.com/uyk-wunf-boq
L’opera Accanto si compone di 15 formelle ad affresco su base in terracotta. Ognuna di esse è costituita da uno strato di arriccio (calce e sabbia) sul quale è visibile una sinopia realizzata con la tecnica a spolvero (la tecnica che si usa per riportare un disegno sulla parete da dipingere ad affresco), la cui matrice è una pagina di libro trovata forata in vari punti perché attaccata da anobidi (tarli).
Le pagine che funzionano da matrice per quest’opera provengono dai libri appartenuti alla famiglia di origine dell’artista: edizioni che vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento conservati sullo stesso ripiano della libreria, uno accanto all’altro. I tarli hanno rovinato i libri creando gallerie e quindi forando molte pagine.
Questi ci introducono in un percorso letterario privato e familiare composto da romanzi di formazione, libri scolastici, narrativa, poesia e documentazione storica.
Ogni formella ha le stesse misure del libro da cui è stata tolta la pagina forata che ha dato vita alla sinopia, compreso lo spessore.
Le formelle verranno allestite a parete, rispettando l’ordine di ritrovamento nello scaffale della libreria.
L’artista usa queste pagine come matrici spontanee riportandole su di un supporto più consistente, che ha a che fare con la pittura, creando una sorta di piccolo monumento alla quotidianità e a una sorta di memoria familiare privata e poeticamente evocata.
Pur utilizzando una tecnica legata alla pittura a fresco Accanto ha a che fare con il disegno ottenuto da un vuoto causale, una mancanza che rende illeggibile il testo della pagina e ha come risultato un oggetto tridimensionale che si avvicina alla scultura.
L’opera entra a far parte della collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Villa Pacchiani, che custodisce oltre 3000 opere grafiche. Formatasi in seguito alla donazione del Fondo Zancanaro, nel 1992, la collezione si è arricchita grazie a donazioni, lasciti e a opere anche provenienti dal Premio Santa Croce grafica, a cadenza biennale, istituito nel 2001, e dal Premio Ex-Libris- Piccola grafica. Donazioni generose hanno parimenti implementato la collezione: tra le più recenti ricordiamo quelle effettuate dalla famiglia di Gustavo Giulietti (pubblicata online su apposita web application grazie a sostegno del PAC2021), Giuseppe Tampieri, Paolo Lapi e di molti altri artisti.