a cura di Ilaria Mariotti
20.01.2024 – 03.03.2024
inaugurazione: 20.01.2024, ore 17.00
Binta Diaw. Del Cosmo e della Terra
Inaugura sabato 20 gennaio 2024 alle ore 17.00, presso il Centro Espositivo “Villa Pacchiani” di Santa Croce sull’Arno la mostra personale di Binta Diaw Del Cosmo e della Terra, a cura di Ilaria Mariotti.
La mostra fa parte di un’articolata iniziativa del Comune di Santa Croce sull’Arno realizzata nell’ambito di Toscanaincontemporanea2023 e con la collaborazione di Crédit Agricole Italia. Collaborano attivamente all’iniziativa numerose associazioni del territorio: Associazione COSSAN – Comunità senegalese di Santa Croce sull’Arno e Associazione DISSO – Diaspora senegalese per lo Sviluppo e la Solidarietà, l’Associazione Arturo, l’Associazione Carnevale d’autore, l’Istituto comprensivo Santa Croce sull’Arno, The Recovery Plan, Firenze.
Il Comune di Santa Croce sull’Arno aderisce alla rete Terre di Pisa.
Il progetto che ha portato Binta Diaw a operare a Santa Croce sull’Arno ha come obiettivo la realizzazione di processi di dialogo e convivenza tra culture diverse coinvolgendo, in un processo partecipativo, la numerosa comunità senegalese che risiede nel comune toscano. La popolazione di Santa Croce sull’Arno, piccolo centro conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione della pelle, circa 14.600 persone, è costituita per il 23% da migranti provenienti da oltre 50 paesi richiamati negli anni da un tessuto economico estremamente dinamico e questa composizione estremamente variegata e articolata la rende una comunità interessante e complessa. Quella senegalese è una comunità assai numerosa e, come per tutte le etnie, la sua composizione vede moltissime seconde generazioni di bambine e bambini, giovani nati a Santa Croce sull’Arno
Fino al prossimo 3 marzo le sale di Villa Pacchiani ospiteranno una serie di opere significative di Binta Diaw (Milano, 1995) artista italo-senegalese, una delle voci più potenti tra le giovani generazioni di artisti afrodiscendenti; insieme a installazioni, alcune di grandi dimensioni, fotografie, video e sculture sarà presentata anche un’opera prodotta dal dialogo tra l’artista e il territorio in un’ottica di reciproca conoscenza.
Binta Diaw, che lavora con diversi linguaggi espressivi focalizza le sue opere sull’indagine filosofica dei fenomeni sociali che caratterizzano la nostra contemporaneità e nello specifico la migrazione, su questioni legate all’identità, all’appartenenza, al genere utilizzando il corpo e lo spazio. L’artista sollecita costantemente una riflessione a partire dal fatto di essere una donna nera in un mondo europeizzato attraversato da molteplici storie e caratterizzato da geografie che possono essere costantemente revisionate e reinterpretate in un’ottica consapevolmente critica.
In questa occasione gli spazi di Villa Pacchiani vengono utilizzati per evocare idealmente un paesaggio segnato da presenze di opere ambientali (come Reeni Yakar e 1.12.44) che utilizzano la terra, rievocano miti e ricostruiscono avvenimenti storici drammatici per il popolo senegalese, in sospensione continua tra poesia, storia, ricerca d’archivio, rilettura di eventi in un’ottica postcoloniale.
Le installazioni ambientali invitano il visitatore a percorrere la mostra inoltrandosi in una sorta di paesaggio fisico ed evocato, sollecitato da stimoli visivi, olfattivi e sonori insieme: tutte suggestioni, queste, che costruiscono l’immaginario dell’artista nutrito costantemente da filosofia e storia, documenti e racconti e rielaborato in potenti visioni poetiche.
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Cosi lontano, così vicino #2
- Irena Lagator Pejović
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Cartoline e carabaccia